Un articolo pubblicato sul Corriere della Sera dal titolo ” Sette donne per i sette Paesi più sani” ha messo in luce la buona gestione di una leadership femminile nell’affrontare la pandemia legata al Covid19. Le leader in questione sono Angela Merkel premier tedesca, la presidente di Taiwan, la premier della Nuova Zelanda, la premier islandese , la premier finlandese, la premier norvegese e infine la premier danese. Cosa dice l’articolo? Che la guida al femminile ha saputo gestire meglio l’emergenza sanitaria.
L’articolo conferma ancora una volta, se ce ne fosse ancora bisogno , che una leadership femminile ha una gestione più solidale, più inclusiva . Non si arriva a dire che i Paesi diventano migliori se guidati da donne, ma sicuramente che sono paesi migliori perché sono diretti da donne e hanno sistemi di gestione più aperti ed egualitari.
Gli stili manageriali
Sono anni ormai che anche in Italia si parla di leadership femminile. Molte manager rivestono ruoli apicali, siedono in consigli d’amministrazione, li presiedono. Esistono anche associazioni impegnate nell’equilibrio di genere e per una cultura inclusiva nelle aziende dl nostro paese, coma Valore D, nata nel 2009 e molto attiva nel sostenere manager donne in posizioni di rilievo.
Qual è il valore distintivo di una leadership femminile e quali sono le caratteristiche delle donne leader?Abbiamo già menzionato il sistema gestionale più aperto e egualitario, ma ce ne sono molti altri.
Stile empatico
Una leadership empatica è quella che mette il riconoscimento dei bisogni dell’altro al centro. E’ uno stile portato all’ascolto, al mettersi nei panni dell’altro per capirne le motivazioni e le attese. Un approccio sicuramente molto femminile. Un approccio che spesso è anche frutto di un’intelligenza emotiva. Uno stile capace di cogliere le correnti emotive che si stabiliscono tra le persone potenziando quelle positive e deviando quelle negative. Come spiega Daniel Goleman le persone dotate di intelligenza emotiva hanno anche una consapevolezza , una capacità, vale a dire, di riconoscere le proprie emozioni e i loro effetti.
La capacità di esprimere le proprie emozioni
Da sempre le donne sanno riconoscere e, soprattutto esprimere, le proprie emozioni. Hanno spesso una percezione interiore tale per cui sanno capire il modo in cui i sentimenti influiscono sui loro comportamenti. E’ fondamentale avere la consapevolezza emotiva per capire il modo in cui le nostre emozioni influenzano ciò che facciamo. Se ci manca questa abilità, siamo persone sviate dalle emozioni completamente fuori controllo. Lo stile manageriale empatico, di contro ci permette di poter influire sull’ambiente, sul clima aziendale mettendo le persone a proprio agio e per questo capaci di esprimere il meglio di sé. La competenza emotiva è altresì fondamentale, ai fini della leadership, nell’ottenere che gli altri svolgano il proprio lavoro più efficacemente. Nei leader, l’inettitudine a gestire i rapporti interpersonali abbassa il livello della prestazione del gruppo: genera un clima di negatività, mina la motivazione e l’impegno facendo crescere un ambiente ostile e apatico.
Solidarietà e inclusione
Abbiamo visto che la buona gestione dell’emergenza del Covid19 da parte delle donne leader è stata anche grazie a doti di solidarietà e inclusione. L’essere donna porta con sé una serie di qualità, doti e risorse derivanti dalla cultura, dall’esperienza. Accoglienza e compassione sono doti che da sempre risiedono nel vissuto femminile. Uno stile di leadership improntato alla collaborazione, all’ascolto. Le donne leader tendono a vedersi più come il centro di una rete, piuttosto che l’apice di una piramide. Da sempre abituate a collaborare in famiglia, nelle relazioni le donne sanno intessere una serie di relazioni che permettono di poter adottare uno stile poco direttivo e piuttosto capace di generare sostegno e grande inclusione.
Capacità di comunicare
Un tratto distintivo femminile e sicuramente prezioso, anche in ambito professionale, è la capacità di sapere comunicare, condividere. Abbiamo assistito spesso a competenze manageriali di alto profilo dove però difettava l’elemento comunicativo. Di contro una comunicazione aperta, basata sull’invio di messaggi chiari e diretti può portare a risultati di grande valore.
Sono sempre stata una sostenitrice dell’arte di comunicare: i processi aziendali ne ricevono sicuro giovamento. Il flusso di comunicazione fra i vari reparti, fra i diversi settori aziendali è fondamentale per una gestione efficace ed efficiente, oltre che poter generare un ambiente professionale sereno e armonioso. Sono stata spesso chiamata a realizzare progetti di team coaching in azienda per creare flussi di comunicazione chiara e diretta. Ne ha tratto giovamento l’intero team. Un sistema di comunicazione chiaro e aperto diventerà sempre più importante anche in futuro, specie in quei settori nei quali lo smart working diventerà una realtà sempre più consolidata. Un processo, quello innescato dall’emergenza Covdi19 che ha accelerato la capacità di lavorare in autonomia. L’autonomia può funzionare solo se procede mano nella mano con una corretta definizione degli obiettivi, che devono essere comunicati in maniera chiara, semplice ed efficace. L’intelligenza emotiva poi sarà necessaria per poter conservare le relazioni indispensabili fra i colleghi.
Apertura al cambiamento
Una di quelle che Goleman definisce “abilità sociale” è la capacità di catalizzare il cambiamento. Una leadership femminile spesso, abbiamo visto, è emotivamente stimolante. Si impegna ad alimentare le relazioni con le persone che guida. Con il semplice potere dell’entusiasmo sa spesso ispirare gli altri. Una dote fondamentale per il leader sapere ispirare, essere un modello. Sono leader che fanno appello alla percezione e ai valori delle persone. Il lavoro diventa una sorte di affermazione morale, una dimostrazione di impegno verso una missione di più ampia portata.
Una forte leadership femminile potrebbe davvero portare ad un cambiamento epocale anche a livello politico. Forse è arrivato il momento anche per noi in Italia, di poter auspicare il futuro Presidente della Repubblica? Magari la soluzione per un nuovo rinascimento italiano è proprio questa. Non avevamo parlato di paesi migliori perché diretti da donne?
Maria Luisa coglie sempre nel centro con la sua puntuale sensibilità ed intelligenza, l’articolo riguarda un tema sempre al centro dell’attenzione e lo sviluppa sensibilità facendo riflettere sulle problematiche e sulle emozioni che l’argomento suscita.
Brava Maria Luisa!
Grazie cara Gloria per il tuo feedback, davvero molto utile per me
La capacità di comunicare al femminile, di cui parla Marialuisa e di cui mette in evidenza aspetti rilevanti anche nel saper gestire nazioni, finalmente è realtà!
Abilità comunicativa orale e scritta ti appartengono e sempre più definiscono il tuo stile Marialuisa.
Questo tempo sospeso permette più tempo per riflessioni e buone letture!
Grazie Rosa, hai ragione questo tempo sospeso ci consente di poter entrare in contatto con la parte più intima di noi stessi e capire quelle che sono le nostre vere passioni. La scrittura è la mia grande passione e in questi giorni è stata di nuovo una rivelazione oltre che una grande consolazione
Carissima Marilù,
grazie per il tuo post, centrato e molto interessante. Ho letto anch’io diversi articoli su come i governi “al femminile” di alcuni paesi nel mondo siano riusciti a gestire in modo migliore e più efficace la pandemia. Credo occorra sempre fare dei distinguo, paese per paese, su densità della popolazione, circostanze che hanno portato alla diffusione del virus, sistema sanitario locale, etc., ma è molto probabile che tali governi siano riusciti ad affrontare l’emergenza COVID-19 anche grazie a certe spiccate doti che appartengono alle loro leader, probabilmente assenti nei corrispettivi maschili. Detto questo, io credo che i sentimenti di inclusione, empatia, accoglienza, compassione trascendano dal sesso…purtroppo, infatti, non mi sono ancora imbattuta in leadership femminili “illuminate”, anzi, al contrario, posso riportare diversi esempi di donne che, ai posti di comando, hanno scimmiottato in peggio gli uomini quanto ad aggressività e prepotenza. Ma, come ti scrivevo ieri su whatsapp, io non faccio né testo né statistica, non voglio fare di tutta l’erba un fascio e la mia più fervida speranza è che ci si stia avviando verso un futuro migliore anche dal punto di vista della leadership, di qualunque sesso essa sia. Sul tema della comunicazione, invece, che ora più che mai deve essere chiara ed efficace e sul quale non si lavora mai abbastanza, concordo in pieno con te. Ancora grazie per gli ottimi spunti, buona domenica!
Grazie a te cara Raffaella per il tuo feedback e il tuo punto di vista. Ovviamente i nostri vissuti influenzano i punti di vista. Ma penso anche che la visione discenda dal proprio approccio e stile. Quando ho guidato dei team ho sempre cercato di impostare i rapporti in ottica di condivisione, inclusione e solidarietà. Quanto alla comunicazione, penso che una corretto modo di comunicare sia fondamentale nelle relazioni con se stessi prima e con gli altri poi, sia nei rapporti personali che in quelli professionali. Grazie ancora e buona domenica anche a te
Interessantissimo articolo che attira particolarmente la mia attenzione. In ogni ambito, innescare dei sentimenti positivi libera nell’individuo quanto c’è di meglio in lui. Citando Goleman, il compito primario della leadership è di natura emozionale: se ben gestito, può rivelarsi potentissimo per far scattare motivazione, coinvolgimento, ispirazione… Quindi, forza, creatività e fantasia al femminile, a casa come al lavoro, portano in luce la capacità di noi donne di gestire con consapevolezza e intelligenza emotiva le situazioni, qualsiasi esse siano. Grazie Maria Luisa.
Grazie a te cara Annalisa, hai centrato perfettamente il tema: la consapevolezza e l’intelligenza emotiva ci aiutano ad affrontare con equilibrio e con spirito resiliente tutte le situazioni. E le donne, in questo periodo di lockdown hanno saputo coniugare con equilibrio vita personale e vita professionale. Sfida davvero non facile.