Perché l’intelligenza emotiva ci rende più apprezzati ( e amati)

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Mi sono chiesta perché, in questi giorni, la triste e improvvisa scomparsa di Gigi Riva ha toccato molti, non solo i tifosi. La risposta che mi sono data è che è stata una persona dalla grande intelligenza emotiva. Sicuramente la sua onestà intellettuale, il suo rigore morale hanno contributo a fare di questo ex campione del calcio un campione anche nella vita. Per diventarlo ha condotto una vita in contatto con le sue emozioni.

Sapersi ascoltare, uno dei segreti

Le sue scelte di vita – non lasciare mai la Sardegna e la squadra del Cagliari-sono state dettate dal fatto di aver capito che era quello l’ambiente che lo faceva essere più connesso con se stesso. Ha capito che l’essere circondato dall’affetto dalle gente, più che dalle lusinghe del denaro era quello che lo faceva stare bene. Piuttosto che una fama caduca, una stima duratura. E’ questo che significa essere dotati di un alto livello di intelligenza emotiva. Riconoscere le proprie emozioni, saperle gestire. Senza dimenticare che una persona che agisce in questo modo ha anche una profonda empatia. Ascoltare gli altri, sapere riconoscere i loro bisogni.

Una leadership gentile

E’ stato il suo comportamento, un atteggiamento onesto, integro con se se stesso e con gli altri che lo ha reso un leader per tutta la vita. Un modello riconosciuto non solo da parte di coloro che lo hanno frequentato. I suoi compagni prima, i giocatori con cui è stato in contatto poi in qualità di presidente del Cagliari e Team Manager della Nazionale poi. Un leader gentile, pronto a consolare Baggio in lacrime quando ha sbagliato il rigore che ci ha fatto perdere il Mondiale Usa nel 1994. Non aver paura delle emozioni, un altro tratto distintivo dell’intelligenza emotiva. Perché le persone sono fatte di emozioni che non vanno represse. Riconoscere e saper gestire le proprie emozioni sono una delle caratteristiche dell’intelligenza emotiva come ci ha insegnato Daniel Goleman.

L’intelligenza emotiva rafforza le relazioni

È una caratteristica cruciale, sia sul posto di lavoro che nella vita: la capacità di riconoscere e comprendere le emozioni, regolare i propri comportamenti, muoversi in diversi contesti sociali ed entrare in empatia con le persone intorno contribuisce a rafforzare le relazioni. E’ la ragione per la quale le persone dotate di un elevato quoziente emotivo riescono a instaurare rapporti duraturi nel tempo. Sono persone che si fanno apprezzare e amare da tutti. E’ per questo che le persone così non muoiono mai, ma restano per sempre nel cuore di tutti. E’ questa l’immortalità.

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2 commenti su “Perché l’intelligenza emotiva ci rende più apprezzati ( e amati)”

  1. In tempi non sospetti Gigi Riva, ha scelto Cagliari e i sardi e nessun’altro personaggio lo aveva mai fatto!
    De Andrè in altri modi e per altri motivi, ma era un artista, andava e veniva.
    Sapere di averlo tra noi, in città era un piacere condiviso e reciproco.
    Come scrivi nel tuo articolo era molto amato per i suoi meriti calcistici e per la sua amabile capacità relazionale e rappresentativa dell’isola.
    Resterà un grande amore 🧡

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