Autostima, questa (s)conosciuta

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Senza arrivare alle vette inarrivabili ( per fortuna) di Trump che sembra nutrire un’autostima immensa nei propri confronti – o forse è solo un Ego spropositato, che sfocia nell’arroganza – poter essere consapevole del proprio valore ci aiuta a vivere più serenamente e in armonia.

L’autostima è un concetto fondamentale per il proprio benessere psicologico e per una vita equilibrata. Rappresenta la valutazione che una persona fa di sé stessa, il grado di fiducia nelle proprie capacità e il senso di valore personale. Avere una buona autostima è essenziale per affrontare le difficoltà quotidiane, per prendere decisioni consapevoli e per stabilire relazioni sane con gli altri.

Cos’è l’autostima?

L’autostima è un concetto che racchiude diverse dimensioni, come l’autoconsapevolezza, l’amore nei propri confronti (fondamentale per poter amare gli altri) e la fiducia nelle proprie capacità. Una persona con una buona autostima tende a vedersi in modo positivo, riconosce i propri punti di forza e accetta anche i propri limiti, senza farsi sopraffare da critiche interne troppo severe. Non si tratta di una valutazione statica, ma di un processo dinamico che può evolversi nel tempo, influenzato dalle esperienze personali, dalle relazioni e dalle sfide che si affrontano.

L’importanza dell’autostima

  1. Sviluppo personale: L’autostima è un motore per il miglioramento continuo. Chi ha una buona autostima è più incline ad affrontare nuove sfide, a investire su sé stesso e a imparare dalle esperienze.
  2. Relazioni sane: Un buon livello di fiducia in se stessi aiuta a stabilire relazioni più equilibrate e autentiche. Le persone che si sentono sicure di sé tendono a essere più empatiche e meno dipendenti dagli altri per il loro benessere emotivo.
  3. Gestione dello stress: Chi ha una buona autostima è generalmente più resiliente di fronte alle difficoltà, poiché si sente in grado di affrontare le situazioni complesse senza sentirsi sopraffatto.

Fattori che influenzano

Diversi i fattori possono contribuire a costruire o minare l’autostima di una persona:

  • Esperienze familiari: Il supporto, l’affetto e l’approvazione ricevuti durante l’infanzia giocano un ruolo fondamentale nella formazione dell’autostima.
  • Relazioni interpersonali: Le relazioni con amici, partner e colleghi possono influire sul modo in cui ci percepiamo. Critiche costanti o comportamenti manipolativi possono danneggiare l’autostima.
  • Successi e fallimenti: I successi possono rafforzare la fiducia in sé, mentre i fallimenti, se non gestiti correttamente, possono abbattere l’autostima. È importante imparare a considerare i fallimenti come opportunità di crescita.
  • Cultura e società: I modelli culturali e i messaggi sociali che riguardano il successo personale o professionale o i valori individuali possono avere un’influenza su come una persona si percepisce.

Come migliorare l’autostima

  1. Riconoscere i propri successi: È importante prendere coscienza di ciò che si è riusciti a fare e celebrare i piccoli traguardi, senza minimizzare le proprie realizzazioni.
  2. Accettarsi: Imparare a riconoscere e accettare le proprie imperfezioni è un passo fondamentale per migliorare l’autostima. Nessuno è perfetto, e abbracciare la propria autenticità aiuta a ridurre le auto-critiche.
  3. Stabilire obiettivi realistici: Fissare obiettivi raggiungibili e suddividerli in piccoli passi aiuta a sentirsi più competenti e motivati, riducendo la frustrazione derivante da aspettative irrealistiche.
  4. Affrontare le proprie paure: Confrontarsi con le proprie paure e limiti, anziché evitarli, consente di crescere e aumentare la fiducia in sé.
  5. Avere i feedback degli altri: Parlare con amici, familiari o un professionista può essere utile per comprendere meglio sé stessi e migliorare l’autostima. A volte, una prospettiva esterna, un feedback, può aiutare a vedere la propria situazione sotto un’altra prospettiva.

Gli esercizi per aumentare la propria autostima

Fin qui la teoria, ma come possiamo in pratica accrescere la nostra autostima? Nei percorsi di Coaching lavorare sulla propria autostima è uno step fondamentale. Prendere consapevolezza del proprio valore e delle proprie risorse è un ottimo punto di partenza. Un esercizio sicuramente utile è scrivere un elenco dei nostri 10 successi: possono essere traguardi raggiunti nella vita personale e professionale. Si può anche tornare indietro nel tempo, recuperando il ricordo di successi ottenuti quando si era più giovani. A volte il ricordo è così sepolto sotto la sabbia della nostra memoria, che vedere riaffiorare il ricordo di imprese raggiunte in passato può portarci davvero a risultati inaspettati, che che accrescono la consapevolezza del nostro valore. Se ci siamo riusciti una volta, non possiamo farlo ancora? Questa è una bella spinta motivazionale. Anche riflettere sulle proprie qualità che a volta diamo per scontate, ma che non valorizziamo è un utile esercizio di Coaching. Stilare un elenco con 10 punti di forza : un’altra ottima iniezione di fiducia in noi stessi.

Conclusione

L’autostima è un aspetto essenziale per una vita sana e soddisfacente. Coltivarla richiede tempo, impegno e consapevolezza, ma i benefici che ne derivano sono incommensurabili. Una buona autostima non solo aiuta a crescere come individuo, ma favorisce anche relazioni più armoniose e una vita più appagante. Non è un traguardo finale, ma un processo continuo che può essere rafforzato ogni giorno con pratiche di cura di sé, riflessione e accettazione. L’importante è…non ispirarsi a modelli sbagliati, che arrivano dall’America…

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Autostima al femminile

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La settimana che sta per concludersi ha avuto al centro di molti dibattiti l’universo femminile. Il 25 Novembre è stata la Giornata Mondiale contro la Violenza delle Donne, molti dibattiti e incontri quindi sono ruotati intorno a questo triste tema. Ci sono state poi tante polemiche su trasmissioni Tv, davvero discutibili, in cui si è di nuovo trattato il tema con stereotipi e scelte di dubbio gusto. Tra i dibattiti interessanti sul mondo femminile invece c’è da segnalare quello dedicato alla “Ricostruzione post-Covid” organizzato dall’associazione 100Donne contro gli stereotipi, da Creis, associazione che opera per fini di solidarietà sociale e infine da Giulia associazione di Giornaliste.

Donne equilibriste

Ma c’è ancora bisogna di parlare di donne, di universo femminile? Evidentemente sì. All’alba del 2020 purtroppo il tema diventa di scottante attualità. La pandemia ha infatti riportato alla ribalta il tema delle diseguaglianze e riportato l’attenzione sull’odioso argomento del gender gap. E questo , se non si interviene con riforme strutturali, si ripercuoterà pesantemente nel post crisi. Nel dopo pandemia, si è detto nell’intervento di Serenella Molendini ” Il lavoro e le donne tra diseguaglianza strutturale e pandemia” si accentueranno le differenze di genere. I costi della crisi sono a carico dei precari, dei giovani e delle donne. Per non parlare del fatto che le donne spesso sono state e lo sono tuttora, durante lo smart working, delle vere e proprie equilibriste nel conciliare attività professionale e impegni famigliari. L’Italia, si sa, è negli ultimi posti nelle classifiche delle diseguaglianze tra i generi. Su 153 Paesi, il nostro paese si colloca al 76° posto.

Gender Quality Index

Nel Gender Quality Index del 2020, che misura la situazione delle diseguaglianze di genere nell’Unione Europea, l’Italia si colloca al 14° posto con 63,5 punti su 100. Il suo punteggio è di 4,4 punti più basso della media europea. Le diseguaglianze di genere sono più pronunciate nell’ambito dell’occupazione dei posti di potere (48,8), nella formazione (61,)9) e nell’ambito del lavoro ( 63,3). E il divario, purtroppo, si amplia ancora di più tra le regioni del nostro paese, dove ai primi posti tra le virtuose, troviamo la provincia di Bolzano, le altre regioni del Nord Est e negli ultimi posti la Sicilia.

Le soft skills femminili

Questa la fotografia della realtà femminile. Ma ci sono strumenti per poter superare questa situazione che appare così avvilente? Per molti aspetti è una questione culturale. Occorre però un cambio di paradigma. Come si dice, da ogni crisi nasce un’opportunità, bisogna quindi prendere consapevolezza della situazione e rafforzare, da un lato, le competenze, dall’altro lavorare sull’autostima. Dalla presa di consapevolezza delle proprie capacità, risorse e del proprio valore. Dei punti di forza femminili. L’abbiamo già detto: leadership virtuose nella gestione della pandemia sono state quelle incarnate da leader donne. Quelle che hanno messo al centro la cura. Quella della cura è sicuramente una qualità molto femminile. Per cura intendiamo attenzione nei confronti degli altri. Ma anche dell’ambiente, del mondo che ci circonda. Così come le doti di resilienza, di empatia, di problem solving. Alla lista vanno aggiunte la capacità di gestione dello stress, la predisposizione all’organizzazione, la capacità di essere multitasking.

Lavorare sull’autostima

Partiamo quindi da una presa di coscienza del nostro valore, ai nostri successi, dai traguardi che abbiamo raggiunto. Prendiamo carta e penna e facciamo una lista: una lista di tutte le nostre qualità, delle nostre risorse interne. Prendiamo coscienza di quanto valiamo e di quanto siamo riuscite ad ottenere grazie alla nostra tenacia, perseveranza. Non lasciamoci condizionare dall’esterno o da chi tenta di giudicarci per sminuirci. Ascoltiamo la nostra voce interiore che sa dirci quanto è grande il nostro valore. Rispettiamoci, vogliamoci bene. E’ il primo passo fondamentale perché anche gli altri ci possano amare e rispettare. Perchè come dice Michelle Obama “Non c’è limite a ciò che noi donne possiamo realizzare.”

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