Comprendere le differenze

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“Comprendere le differenze”” è stato il titolo dell’ultimo workshop di Art Coaching che abbiamo organizzato. Il tema che è stato affrontato aveva come oggetto la presa di coscienza che ognuno di noi è diverso l’uno dall’altro. Ciascuno di noi ha un proprio vissuto, una propria storia e conseguentemente un modo diverso di relazionarsi con gli altri. E’ un’ovvietà, direi lapalissiano, eppure siamo così convinti di esserne consapevoli e soprattutto accettarlo?

Superare i conflitti

Prendere coscienza del fatto che non siamo tutti uguali, che esistono notevoli differenze gli uni dagli altri è la ragione principale dell’insorgere dei conflitti. Avere opinioni, punti di vista diversi scatena sentimenti negativi, che spesso minano i rapporti fra le persone. Tutti vorremmo vivere d’amore e d’accordo. Peace & love. Ma ai nostri patti. La ragione è sempre dalla nostra parte, non di quella degli altri. E’ la proiezione dell’ego. Noi siamo nella ragione e gli altri nel torto. Per poter superare i conflitti bisogna sapere vedere la situazione da prospettive differenti. Come se uscissimo dalla nostra mente e dal nostro corpo e osservassimo la situazione da un altro punto di vista. Cosa vediamo? Che emozioni proviamo? Ragionare in terza persona ci aiuta ad esaminare le circostanze in maniera oggettiva, senza essere condizionati dal nostro stato d’animo dalle nostre emozioni. Provate a ragionare e ad agire in questo modo la prossima volta che si verifica una situazione potenzialmente conflittuale.

Capire i bisogni

Se abbiamo deciso di intraprendere un percorro volto a comprendere ed accettare le differenze, dovremo anche chiederci quali sono i bisogni delle persone che ci circondano. Ognuno di noi è mosso da motivazioni diverse. Ognuno agisce spinto da bisogni emozionali diversi: sentirsi al centro dell’attenzione, amato, considerato, avere certezze, con credenze differenti che nascono dall’ambiente, dalle esperienze di vita. Una buona base può essere ripassare i bisogni della piramide di Maslow, sempre utile. C’è però un superamento della teoria del nostro bravo psicologo stra citato nei progetti di motivazione e incentivazione che realizzavo nella mia vita passata. E’ la teoria delle Dinamiche a Spirale proposta dallo psicologo Clare Graves e che il bravo collega Coach Claudio Belotti ci ha fatto conoscere in Italia. La teoria è molto complessa e occorrerebbe giorni di studio. Può però essere illuminante la lettura del libro “Capire e prevedere i comportamenti degli altri con le dinamiche a spirale” di Christopher Cowan, Natasha Todorovic, Claudio Belotti.

Gli 8 livelli

In estrema sintesi, la teoria delle Dinamiche a Spirale ci dice che ogni persona, a seconda del proprio stato di evoluzione psicologica ed evolutiva, transita in uno dei livelli della spirale – sono 8-e ad ogni livello corrispondono motivazioni, esigenze, credenze che motivano azioni e scelte differenti. Comprendere il livello nel quale il nostro partner, il nostro capo, collega, amico appartiene ci aiuta a comprendere le ragioni per le quali si comporta in un determinato modo. E’ possibile così anche prevedere ciò che farà, come penserà evitando l’insorgere di conflitti, risentimenti e incomprensioni. Comprendere se siamo ad un livello verde piuttosto che rosso – Graves ha distinto in 8 colori differenti i diversi livelli- ci aiuta a comprendere meglio le differenze, ci permette di instaurare relazioni improntate alle comprensione, oltre che più proficue ed empatiche.

L’empatia è la risposta

Sì perché ancora una volta può correre in soccorso la nostra intelligenza emotiva, la capacità di entrare in contatto con le persone, sapendo sviluppare sentimenti di empatia e compassione. Senza dimenticare l’ascolto: l’arma più potente per comprendere le differenze. Sembra però che sia lo strumento più difficile da attivare…Proviamo ad esercitarci ad ascoltare gli altri e anche noi stessi…

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