Uscire o non uscire dalla zona di comfort?

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Uscire o non uscire dalla propria zona di comfort? Questo il problema… La zona di comfort è diventata una delle espressioni usate e abusate. Alla stregua di resilienza, consapevolezza, ecc ecc. Ma vale la pena comunque interrogarsi sul significato che l’espressione esprime e sciogliere il dubbio amletico.

Uno spazio di controllo

Se cerchiamo una definizione, il concetto che più ci sembra appropriato è ” Il concetto di zona di comfort si riferisce a uno stato psicologico in cui ci sentiamo al sicuro e non proviamo ansia o paura. È uno “spazio” che conosciamo come il palmo della mano e in cui controlliamo quasi tutto”.

Un’enunciazione di questo tipo esprime tanti concetti:

  • sicurezza
  • assenza di ansia ( apparente)
  • nessuna paura.

La zona di comfort è dunque una sorta di bozzolo che ci avvolge, ci dà l’illusione provare un senso di protezione, di non osare e quindi di non sbagliare, ci infonde sicurezza senza che ci si possa trovare di fronte a situazione di stress o di ansia, appunto. Ma siamo sicuri che sia così? Come la mettiamo con la crescita personale, con l’ebrezza di provare a vivere emozioni nuove, sensazioni diverse? Il punto è proprio questo : ci si cristallizza in una pseudo-condizione di protezione, di routine. Rimaniamo ancorati alle nostre credenze, alle nostre sicurezze, ma poi? Siamo proprio sicuri che sia la vita che veramente vogliamo ? Non ci siamo per caso chiusi in una trappola e buttato via la chiave? Eppure fuori c’è un mondo meraviglioso che ci aspetta.

Sfidare i propri limiti

La prima domanda da porsi per poter uscire dalla nostra comfort zone è che cosa ci impedisce di farlo? Paura di non farcela? Timore di non essere all’altezza? Convinzione di sbagliare? Sono molteplici le motivazioni che ci impediscono di uscire dalla nostra zona di comfort. La base di tutto però è una non capacità di credere in se stessi. Un’assenza di autostima che ci fa pensare di non avere le risorse e le capacità di poter affrontare situazioni non conosciute. La paura dell’ignoto e di non saper come poterlo affrontare. Il punto di partenza è quindi quello di rafforzare il proprio radicamento. Essere radicati, grounding ci aiuta ad affrontare le diverse avversità e situazioni che si possono palesare.

Il radicamento

Nel bel libro appena pubblicato “Yoga Metaforico- Forme corporee e immagini mentali tra hatha e jnana yoga” scritto dalla mia amica e insegnante di yoga Mara Valenti per Anima Edizioni, la metafora dell’asana del guerriero – Virabhadrasana 2- ci insegna che essere ben radicati, ci fa sentire forti. Il guerriero ha anche un petto morbido e questo garantisce una mente calma e lucida. Ma come poter ottenere il radicamento? Lavorando sui propri punti di forza, attingendo alle risorse personali che mettono in luce le nostre capacità e competenze, facendo una disamina di tutte le situazioni in cui siamo stati in grado di raggiungere dei risultati positivi. Un elenco dei nostri successi, partendo dagli esempi più semplici, anche quelli appartenenti al passato. Circostanze alle quali non abbiamo più pensato: piccoli traguardi raggiunti quando eravamo più giovani, a scuola, in famiglia. Poi i primi successi avvenuti nella crescita : in ambito scolastico, professionale. Fermarsi ogni tanto ad autocelebrarsi, farsi pat pat sulla spalla ci aiuta a trovare più fiducia in noi stessi. “Ti ricordi di quella volta in cui…?” La domanda da porsi può essere proprio questa. Impariamo quindi a celebrare i nostri successi, anche dai più piccoli…Si può iniziare dai piccoli passi…Del resto “un viaggio di mille miglia inizia con un solo passo…” secondo il pensiero di Lao Tzu per rimanere in ambito di guerrieri.

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5 commenti su “Uscire o non uscire dalla zona di comfort?”

  1. Un articolo molto interessante e curato come questo e’ sempre un buon punto di partenza per riflettere. Io lo condivido con piacere perché ne appezzo sia il contenuto che la forma chiara e gentile. Il libro poi avrò modo di leggerlo con calma e sarò anche contenta di conoscere l’autrice. Grazie di cuore Maria Luisa

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